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All’IEM una serata dedicata al problema delle energie rinnovabili in Sardegna

Mercoledì 16 ottobre l’Aula Magna dell’Istituto Euromediterraneo ha ospitato l’evento “Ecologia, transizione e speculazione”, affrontando così uno dei temi di attualità più dibattuti non solo a livello locale, ma anche in tutto il territorio nazionale: quello delle energie rinnovabili.

Ospiti dell’incontro, cui è stato affidato l’arduo compito di districarsi in una tematica così complessa, che vede intersecarsi opinioni diverse e talvolta contrastanti, Giorgio Diana esperto di etica e morale, Marco Puddu, ingegnere con esperienza pluriannuale sugli impianti destinati alle energie rinnovabili e Michele Pala, avvocato nuorese noto per aver promosso il Referendum contro l’assalto speculativo energetico in Sardegna.

Come punto di partenza, alla base del dibattito sviluppato durante la serata, una profonda riflessione sul concetto di ecologia, formulata da Giorgio Diana a partire dal concetto di ecologia integrale contenuto nell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: i problemi ecologici non possono essere separati dai problemi sociali. La povertà e le disuguaglianze globali sono spesso legate alla degradazione ambientale e sono i più poveri a pagare le conseguenze di questa crisi. Un’ecologia integrale propone un modello di sviluppo sostenibile e giusto, che tenga conto del benessere di tutti, senza tralasciare le future generazioni: la Terra è la nostra “casa comune”, un luogo dove tutti gli esseri viventi convivono e interagiscono.

Riflessione, quella sull’ecologia integrale, che lascia spazio a domande (del tutto lecite) come “Ciò che sta davvero accadendo è necessario ai fini della transizione energetica?” Gli investimenti sulle energie rinnovabili corrono il rischio di trasformarsi in mera speculazione, danneggiando e sacrificando il nostro territorio in vista di una crescita economica che arrecherebbe danni irreversibili non solo all’ambiente, ma anche al patrimonio archeologico, fondamento della nostra cultura e anche della nostra identità di sardi.

Con l’incontro di mercoledì, anche l’Istituto Euromediterraneo ha così voluto apportare il suo contributo al dibattito che da tempo è in atto nel nostro territorio, con la speranza di portare un messaggio che sin dalla sua nascita caratterizza l’IEM: un invito ad un dialogo e ad uno studio che porta ad un amore per la cultura in armonia con la natura. Perché, come si evince dalle parole di Papa Francesco, è necessario un confronto continuo tra la scienza, la politica, l’etica e tutte le discipline che concernono la vita dell’uomo sul pianeta per trovare soluzioni efficaci alla crisi ecologica; nessuna parte dell’umanità può risolvere questi problemi da sola: è necessaria una risposta globale e multidimensionale.